Il gioco non è un’isola felice, ma uno spazio aperto tutto da esplorare: aiuta ad orientarsi, a stringere amicizie e anche, o soprattutto, a crescere e imparare. Giocare è tanto più importante per i bambini che sono in terapia, quindi forzatamente lontani dai coetanei in un momento in cui l’esperienza della scuola dell’infanzia sarebbe invece essenziale. L’Area Infanzia dell’UGI nasce proprio per offrire anche ai piccoli dai 3 ai 6 anni, in cura al Regina Margherita questa rara opportunità di sviluppo armonioso, dove la creatività e la didattica si fondono nella libertà della ricreazione. Viene ospitata nei locali di UGIDUE, polo non a caso destinato ai servizi per la riabilitazione e il reinserimento di bambini e ragazzi in terapia e guariti. Resta aperta da settembre a giugno. Realizzata grazie al sostegno di Juventus Football Club, l’Area Infanzia è stata inaugurata giovedì 7 settembre, con un taglio del nastro, alla presenza di tutti i rappresentanti degli enti protagonisti del progetto.
Enrico Pira, presidente UGI – Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini ODV, Gianluca Ferrero, Presidente Juventus Football Club, Giovanni La Valle, Direttore Generale di Città della Salute e della Scienza di Torino, Franca Fagioli, Direttore del Dipartimento Patologia e cura del bambino, Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, Giorgio Brandone, Dirigente dell’Istituto scolastico Comprensivo Vittorino Da Feltre. “Questa cerimonia non è fine a sé stessa – considera Enrico Pira – segna una tappa fondamentale nella mission dell’UGI a favore delle famiglie fragili”. Quella dell’area infanzia è una necessità emersa in questi anni proprio nel vivo della collaborazione tra Scuola, Ospedale e UGI. “Da tempo portiamo in corsia i cicli di scuola primaria e secondaria, di primo e secondo grado, organizzando vere e proprie classi di studio – informa Giorgio Brandone – L’area dell’infanzia invece rimaneva scoperta. Finalmente con UGI e Juventus colmiamo questa lacuna”. “Questo spazio risponde proprio alla richiesta di normalità che si leva dal mondo dell’infanzia e delle loro famiglie – aggiunge Giovanni La Valle – Ed è un presidio importantissimo anche in vista della completa guarigione dei bambini. Prepara inoltre all’ingresso in aula”. “La scuola, di qualsiasi ordine, è condivisione – incalza Franca Fagioli – favorisce lo sviluppo cognitivo dei piccoli malati e guariti e anche un prezioso sostegno per le famiglie, sollevate dai doveri di cura almeno per qualche ora al giorno”. Quanto allo Juventus Club, non è solo un sostenitore del progetto, ma un suo protagonista. “Juventus significa sport, ma anche impegno sociale ed educativo – sostiene Gianluca Ferrero –Vogliamo essere vicini ai ragazzi in tutte le fasi del loro percorso di guarigione, con concrete azioni economiche e con la testimonianza. I nostri giocatori, come super eroi in carne ed ossa, sono pronti a entrare nei reparti e nelle sale UGI”. L’Area Infanzia si è aperta ai piccini mercoledì 13 settembre. Fino a giugno il servizio viene garantito per tutte le mattine a gruppi di bambini provvisti di certificato di idoneità medica. Ad accogliere i piccoli ospiti un ambiente gioioso e stimolante, con micro-tavolini, sedie mignon e poi ancora costruzioni in legno e sabbiere, materiali come pongo, gessetti e creta, l’angolo dei libri, la nicchia teatrale e la baracca dei burattini. Referenti del progetto le psicologhe Claudia Peirolo e Giulia Zucchetti. “La ludoteca – spiegano – sarà “uno spazio dove si potrà sperimentare, elaborare e anche sbagliare… ma solo per non arrendersi di fronte alle difficoltà. Per trovare vie di uscita e imboccare nuove strade”.