Essere direttrice del dipartimento di patologia e cura del bambino di un ospedale d’eccellenza come il Regina Margherita richiede fermezza, nervi saldi, capacità di prendere decisioni importanti in una frazione di secondo. Tutte doti che Franca Fagioli possiede. Ma che, da sole, non bastano.
Chi la conosce sa che, sotto il camice della professoressa, batte un cuore grande. Ed è raggiante, oltre che elegantissima, quando la incontriamo nella Sala Colonne del Comune di Torino dove il direttore del quotidiano Torino Cronaca, Beppe Fossati, le consegna la targa del Premio Solidarietà 2024 della Fondazione Quarto Potere. Un riconoscimento al lavoro della professoressa, a quello che il Regina Margherita fa per i piccoli malati. Ma anche per quelle associazioni come UGI, Forma e CasaOz che con l’Infantile collaborano da anni. Anche a loro è stato consegnato il Premio Solidarietà. Ed è a loro, e non solo, che va il primo pensiero di Franca Fagioli. “Senza la solidarietà che le tante organizzazioni di volontariato hanno dimostrato nel corso degli anni nei confronti del nostro ospedale, non sarebbe stata possibile la presa in carico globale che siamo in grado di garantire”. Talvolta, spiega la professoressa, “il periodo di cura è lungo, a volte l’esito non è la guarigione, e in alcuni casi i bambini diventano adolescenti e adulti cronici”. Giovani pazienti che vanno sostenuti, con le loro famiglie. “Il contributo del mondo del volontariato – prosegue la professoressa – assieme agli assistenti sociali e alla scuola, lavora assieme a noi fuori e dentro l’ospedale. Vivendo con noi una quotidianità che cura ed è fatta di mille cose e attenzioni, andando incontro alle molteplici esigenze di chi è malato, ma anche di chi ruota attorno alla malattia”. Malattia che, sostiene Franca Fagioli, soprattutto quando colpisce i più piccoli, “genera povertà, perché un genitore rimane con noi, e non riesce a espletare la sua attività professionale e ad occuparsi di tutte le altre incombenze, come ad esempio prendersi cura di un altro figlio”. Ecco allora che, “grazie al Terzo Settore – sottolinea la professoressa – riusciamo a rendere possibile ciò che appare impossibile, a far sognare i nostri pazienti, a portarli, quando possibile, all’esterno”.
Come se il Regina Margherita fosse una grande famiglia. “In cui ogni associazione va oltre quella che è la propria mission per lavorare tutti insieme con un obiettivo comune attraverso tanti momenti di condivisione”. Ad esempio, “i servizi riabilitativi dell’UGI, che si occupa di bambini oncologici, vengono fruiti anche dagli altri piccoli”. “UGI, Forma, CasaOz e tutte le altre associazioni”, prosegue Fagioli, “ci hanno aiutato tanto a umanizzare i reparti, rendendo meno difficile il momento del ricovero, ma anche a organizzare tante attività all’esterno”. Realizzando ciò che, a volte, può sembrare impossibile. Tutti insieme.
FRANCA FAGIOLI
Franca Fagioli è una figura di spicco, a livello nazionale e internazionale, nel campo dell’Oncoematologia pediatrica. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Ferrara con lode, dignità di stampa ed encomio, si è specializzata in Ematologia e Pediatria, approfondendo le sue competenze nelle terapie innovative per il trattamento dei tumori pediatrici. Dopo aver ricoperto vari ruoli, con importanti qualifiche, oggi è Direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Con oltre 400 pubblicazioni scientifiche e numerosi incarichi accademici, la Professoressa Fagioli è riconosciuta internazionalmente per il suo contributo alla ricerca in oncoematologia pediatrica e trapianto di cellule staminali. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua attività scientifica e ha partecipato attivamente a convegni nazionali e internazionali, dimostrando un impegno costante nella ricerca e nell’innovazione terapeutica.