UGI - Il Giornale dell'UGI - LA SQUADRA DELL’UGI AL MONDIALE IN SARDEGNA

LA SQUADRA DELL’UGI AL MONDIALE IN SARDEGNA

Uniti per la vittoria, ma anche per lanciare un messaggio di speranza e di solidarietà. E’ con questo spirito che i giovani calciatori dell’UGI sono scesi in campo in Sardegna, dove dal 24 al 27 aprile hanno partecipato al “Torneo Mondiale Manlio Selis 2024”, la prestigiosa competizione internazionale che, giunta alla 27esima edizione, è considerata un vero e proprio campionato del Mondo di calcio per club Under 14. Tantissime le “big” invitate, che hanno dato il meglio di sé sui campi della Gallura: Toro, Juventus, Inter, Milan, Espanyol, Nice Galatasaray, per citarne solo alcune. Accompagnati dallo staff del Torino Fc, che ha contribuito a rendere possibile questa straordinaria esperienza, i calciatori della squadra torinese hanno dato il meglio di sè. Ottenendo ottimi risultati in quella che è stata innanzitutto una grande festa dello sport. Ed è nell’ambito del progetto sportivo di UGI che, nel 2018, è nata “100% UGI Torino”, la prima squadra di calcio formata esclusivamente da adolescenti guariti da un tumore. Ragazzi e ragazze che, grazie a questa idea arrivata in un ritiro estivo del Torino FC e sviluppata dall’Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini Odv in collaborazione con l’Ospedale Infantile del Regina Margherita, hanno una preziosa occasione di reinserimento attraverso il gioco di squadra. “E’ stata un’altra esperienza fantastica per questo gruppo straordinario – spiega Domenico De Biasio, vice direttore esecutivo dell’UGI e responsabile delle attività e dei progetti per famiglie, che ha accompagnato i ragazzi in Sardegna –. E come ogni volta che “100%” è scesa in campo in questi anni, a vincere è stato lo sport, con il suo linguaggio che parla di unità, di condivisione e amicizia. Valori tanto più importanti in questo caso, tra chi ha superato la malattia e che si fa esempio positivo per gli altri, quelli che ancora stanno affrontando le fasi più critiche e dolorose delle terapie ospedaliere”.