UGI - Il Giornale dell'UGI - L’ANNO DELLA SVOLTA

L’ANNO DELLA SVOLTA

Il 2022 è stato l’anno della svolta, in termini di crescita e risultati sia economici che patrimoniali e finanziari, e il 2023 sembra confermarne le performance. All’età di 43 anni l’UGI è nel pieno della maturità, se fosse un’azienda sarebbe probabilmente alla seconda generazione di imprenditori, invece negli anni le generazioni che si sono avvicendate alla sua guida e che hanno partecipato allo svolgimento della sua Missione, sono state molte di più, favorendo soprattutto un continuo rinnovo di idee e stili di gestione. Tutte hanno fatto un eccellente lavoro rendendo possibile la creazione di un’Associazione che oggi è considerata un modello. Inoltre, per il secondo esercizio consecutivo, il progetto presentato dall’UGI al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato classificato al primo posto con il massimo punteggio e premiato con un cospicuo contributo.

Ma questo non è un obiettivo, piuttosto è la naturale conseguenza di un lavoro impostato negli anni per garantire la continuità dell’Associazione e la sua crescita e far sì che l’UGI, fino a quando ci sarà un bambino malato di tumore, sarà presente. Per farlo è necessario spirito di adattamento, visione e molta umiltà, perché il mondo in cui viviamo è mutato e continuerà a mutare e sarà importante essere pronti a coglierne i cambiamenti, adattando la struttura organizzativa e le regole di governance. In questi ultimi anni il Terzo Settore ha dovuto affrontare il COVID, che oltre a provocare un forte rallentamento dell’attività nel biennio 2020/2021, ha cambiato le regole di convivenza, e la Riforma legislativa promulgata allo scopo di regolamentare un settore che ormai rappresenta il 5% del P.I.L. nazionale e impiega oltre un milione di lavoratori retribuiti. A tutto questo si aggiungano le crisi politiche ed economiche che ormai a cadenze sempre più ravvicinate, si abbattono sulle nostre comunità con effetti nefasti sulla congiuntura e la qualità della vita di tutti noi. In questo scenario, l’UGI è chiamata a confermare e consolidare il suo ruolo di leadership sia rafforzando la propria attività di servizio, ma soprattutto gestendo il cambiamento della propria struttura organizzativa, che sarà graduale e coinvolgerà tutta l’Associazione e in particolare i suoi volontari e i dipendenti e collaboratori.

Le linee guida che dovremo seguire sono racchiuse in tre semplici parole: comunicazione, informazione, formazione. Dovremo imparare a comunicare meglio quanto facciamo dando il giusto risalto, informarci su cosa fanno e come le associazioni consorelle, incrementare la formazione per affinare le nostre competenze. Nei prossimi anni dovrà essere gestito il ricambio generazionale dovremo adattare le regole di governance ai nuovi stili di vita. Tutto ciò verrà fatto nel migliore dei modi, perché l’UGI può contare su una squadra coesa e motivata che sa bene, parafrasando Einstein, che solo un pazzo può pensare che facendo sempre le stesse cose si può migliorare e che il lavoro che ci aspetta sarà molto impegnativo. Ma insieme ce la faremo.

 

Massimo Mondini – Direttore Esecutivo dell’UGI