UGI - Il Giornale dell'UGI - LE ATTIVITA’ DELL’UGI

LE ATTIVITA’ DELL’UGI

LE ATP FINALS A TORINO

Dal 12 al 19 novembre si sono svolte a Torino presso il Pala Alpitour le Nitto ATP Finals organizzate da FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) e ATP (Associazione Tennisti Professionisti). Gli otto migliori singolaristi e le otto migliori coppie di doppio si sono sfidate per conquistare l’ultimo titolo della stagione, in quello che è uno dei più importanti tornei di tennis maschile al mondo. Al di là dell’importanza dei giocatori e delle luci della ribalta che ovviamente si sono accese per questo evento, per noi di UGI è stato un momento di grande emozione condivisa con le famiglie dei piccoli pazienti che hanno accompagnato gli atleti sul campo. Sono note le immagini di Djokovic che dialoga con una bimba o il piccolo Matteo che incita Sinner dicendogli “ti do il mio coraggio”. Crediamo tutti che questi momenti siano stati davvero significativi per tutti noi e anche per gli atleti. Lo stesso Sinner ha dichiarato che è bello venire a Torino per giocare alle ATP perché ci sono i bambini. Per non parlare della riconoscenza delle famiglie coinvolte che non solo hanno potuto vivere i momenti belli dell’evento ma hanno visto i loro figli protagonisti in mondovisione per un momento. Nitto – sponsor principale delle’vento sportivo – pensa a tutto: li veste con le divise da tennis e li aiuta fino al momento in cui danno la mano al campione. Momenti di gloria e di emozione difficili da raccontare. “Tommy stamattina mi ha detto che non riusciva a dormire per la felicità”, “Un momento di spensieratezza e speranza dopo la lunga e difficilissima malattia”, “Grazie di cuore a tutti coloro che hanno provveduto a realizzare questo grande sogno”, “Grazie ancora per la magnifica esperienza che stanno vivendo i miei figli”. Questi e molti altri i messaggi che sono arrivati in UGI da parte dei genitori dei bimbi ospitati alle ATP Finals. Noi possiamo solo ringraziare di cuore l’agenzia Compact che anche quest’anno si è fatta tramite tra noi e la Nitto presentandoci come organizzazione degna di essere la charity partner dell’evento. Arrivederci al 2024!

SCRIVITI UNA CANZONE

“Scriviti una canzone” è un progetto che vuole creare, tramite la musica, un canale di comunicazione semplice che permetta di sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori ad argomenti importanti quali la prevenzione e l’integrazione. Sono concetti che spesso suonano come una musica sorda alle orecchie degli adolescenti se non si utilizza il loro stesso linguaggio. Lo scopo, quindi, è di creare un format che vada nelle scuole a parlare del progetto musicale tramite artisti e influencer e che, successivamente, utilizzi i contenuti generati per inviare il messaggio istituzionale tramite i social media. Nel mese di giugno, approfittando della fine delle lezioni, sono state contattate alcune Scuole Superiori per raccontare loro il progetto. Quattro scuole hanno dato la loro disponibilità, e il progetto è quindi iniziato a ottobre. Ogni scuola ha messo a disposizione uno spazio e un paio d’ore di tempo durante le quali, tramite il dialogo con i ragazzi, sono stati raccolti elementi e spunti sui quali comporre la canzone di Natale 2023. Ruben Gazzanitti ha fatto da trait d’union tra i ragazzi e l’ospite artista. I ragazzi hanno partecipato attivamente e direttamente tramite i canali social, musiche, suoni, cori, rumori, spunti letterari, testi e slogan che poi sono stati rielaborati dal team di fonici e videomaker de Il Veicolo e dell’associazione musicale Flâneur di Torino. Il materiale raccolto e rielaborato, secondo una prassi ormai consolidata di collaborazione con gli artisti amici di Ugi, ha prodotto il brano adatto al periodo natalizio. Infatti il 15 dicembre, davanti al Pastis di piazza Emanuele Filiberto, si sono ritrovati gli artisti de Il Veicolo, dei Flâneurs e gli amici artisti di UGI per suonare e cantare insieme la nuova canzone di Natale. È stata anche l’occasione per raccogliere giochi da regalare ai bimbi ricoverati al Regina Margherita. Gli interventi dei ragazzi sono stati essenziali e ciò che più è piaciuto è stata la grande partecipazione al progetto. L’entusiasmo dei ragazzi traspare dalle note della canzone stessa. Per noi di UGI è stata un’emozione particolare poter constatare che i ragazzi non solo sono molto sensibili ai temi della malattia e della sofferenza ma desiderano partecipare attivamente e rendersi utili. Certamente la disponibilità di Max Massia, Marco Libanone, Eugenio Cesaro e Pietro Morello oltre alla loro capacità di dialogo con i ragazzi sono stati ingrediente essenziali per comunicare con i ragazzi e renderli attori attivi del progetto.