UGI - Il Giornale dell'UGI - PERCHE’ UGI E’ UNA ODV E INTENDE RESTARE TALE

PERCHE’ UGI E’ UNA ODV E INTENDE RESTARE TALE

ODV è l’acronimo di Organizzazione di Volontariato ed è una delle forme giuridiche con cui si può perseguire un interesse collettivo da parte di un gruppo di privati.

Cosa la caratterizza da altre tipologie giuridiche ugualmente riconosciute dalla legge e, in particolare, dal Codice del Terzo Settore (Dlgs. 3.7.2017 n. 117)? Potrei tediarvi con riferimenti normativi noiosi, rappresentandovi tutte le caratteristiche previste dalla legge: da socia volontaria, come spiego nelle scuole, mi “limito” a dirvi quanto racconto ai ragazzi che partecipano al nostro progetto “UGI nelle scuole”, ovvero che l’acronimo di UGI rappresenta una vera e propria magia, perché queste tre piccole lettere richiamano un concetto forse desueto, ma per noi importante, cioè la volontà del singolo cittadino di unirsi ad altri cittadini per aiutare in maniera del tutto gratuita la comunità in cui vive. Nello specifico, la nostra mission è sostenere e coadiuvare le famiglie che hanno figli minorenni affetti da malattia oncologica e l’ospedale infantile Regina Margherita, con particolare focus sui reparti di oncologia dove i bambini e ragazzi che hanno la sfortuna di ricevere una diagnosi oncologica sono curati.

Perché serve una associazione come la nostra? Perché pur avendo il Piemonte e Torino un ospedale che è una eccellenza a livello nazionale, purtroppo, i bisogni delle famiglie e della stessa struttura ospedaliera sono talmente tanti che lo Stato, da solo, non riesce a provvedervi. Cosa ci differenzia da una fondazione, in maniera del tutto esemplificativa? Nella fondazione al centro vi è un patrimonio che è destinato al raggiungimento di uno scopo; possono anche non esserci volontari e chi dirige la fondazione viene remunerato. In una ODV, invece, al centro vi è il volontario che presta gratuitamente la propria opera, i soldi raccolti sono solo uno dei mezzi per realizzare la mission preposta e chi dirige l’associazione sceglie di farlo sapendo consapevolmente che non potrà per legge essere pagato. Non c’è una opzione migliore tra le due, ma la grossa differenza è identitaria: nella ODV ciò che è prevalente è la gratuità del lavoro che è svolto e dei servizi ricevuti dalle famiglie o dall’Ospedale. Attenzione, anche nelle ODV, c’è personale remunerato, ma c’è una rigida normativa sulle percentuali di dipendenti o collaboratori che possono esserci in relazione al numero di volontari esistente (proprio perché il lavoro volontario è prevalente) e soprattutto chi dirige e amministra l’associazione (il Presidente, il Direttivo e il Segretario Generale) accetta di farlo in maniera del tutto gratuita.

Soprattutto quando si tratta di una associazione come UGI ODV che negli anni è cresciuta sempre più, sia in termini di grandezza, sia come attività svolte, ciò non è banale: amministrare una associazione come la nostra richiede se non un tempo pieno, quanto meno un impegno orario che è quasi equipollente e farlo in maniera gratuita, significa dedicare il proprio tempo, la propria professionalità, il proprio cuore alla comunità, con l’unico fine che è quello solidaristico. Dobbiamo impegnarci tutti affinché UGI resti in futuro una ODV, anche se avere persone che si impegnino in questo compito è difficile così come mantenerle nel tempo.

Da socia e forse da idealista, sono ottimista perché chi attualmente dirige UGI ODV è con noi da decenni; perché siamo una associazione che crede nel “fare squadra”, crescendo futuri volontari con cui fare staffetta per un ricambio generazionale e, perché UGI ODV, prima di essere una associazione, è una famiglia per le famiglie e sulla famiglia si può sempre fare affidamento.