Una domenica di divertimento per famiglie, quella che si è svolta lo scorso 18 giugno all’Hiroshima Sound Garden per celebrare i cinque anni dell’emittente dell’UGI. Giochi e laboratori per bambini, musica, interviste e spunti di riflessione per gli adulti. Su tutto il trionfo della cantautrice di musica dance Neja e del suo chitarrista Ale Bianchi. Il lieto appuntamento si è accompagnato a una raccolta fondi raccolti a sostegno del progetto Radio. La magia della musica, l’intensità delle parole, l’incanto delle fiabe e del gioco. Sull’onda felice di un incontro completo, da assaporare con tutti e cinque i sensi, è tornata, dopo 3 anni di pausa forzata dovuta al lockdown, la festa di compleanno di Radio UGI, l’emittente web che ormai da un quinquennio è al servizio dei bambini in cura all’Ospedale Regina Margherita, ma con buoni risultati di ascolto in tutta Torino.
Il lieto appuntamento per grandi e piccini si è svolto come sempre all’insegna della gioia e della convivialità famigliare. Con il prezioso corollario dell’apprezzata esibizione della cantautrice di musica Neja e del suo chitarrista Ale Bianchi. L’ingresso, gratuito, si è accompagnato comunque a una raccolta fondi a sostegno dell’implementazione del progetto Radio. Dopo la festa di debutto al M**Bun di via Rattazzi, nel 2018 e quella alla casa di quartiere Barrito, del 2019, la kermesse del 2023 si è rivolta alla città intera, a conferma dello spirito di esteso servizio territoriale e di rete che da sempre anima UGI. Il meeting si è tenuto all’aperto, nel “sound garden” dell’associazione culturale Hiroshima Mon Amour, nel pomeriggio e nella serata di domenica 18 giugno, per celebrare i 5 anni della Radio, ma anche la sua rinascita, dopo i faticosi mesi di distanziamento provocati dalla pandemia.
La kermesse ha voluto essere prova tangibile di un rilancio e di un salto di qualità. “Sempre più Radio UGI intende essere la voce di tutti – conferma Marcella Mondini, Segretario Generale di UGI – I bambini e i ragazzi che sono in cura al Regina Margherita, i loro medici, terapisti, psicologi e infermieri, coloro che li sostengono nel percorso verso la guarigione, dentro e fuori le mura dell’ospedale. La radio è un’occasione per raccontarsi e per ascoltare. Uno strumento di svago e una leva di interesse su che cosa accade nel mondo. Un fondamentale trait d’union tra la vita in reparto e quella della scuola, dello sport, degli amici. Per questo l’UGI apprezza e appoggia i progetti e i programmi della radio, tutti contraddistinti da impegno, professionalità e creatività”.
Le novità di Radio UGI in questo 2023 sono parecchie. Un nuovo direttore artistico – Davide Sartori, Dave – che è anche responsabile della radio di Dynamo Camp, dove lavora da 10 anni. Quindi un nuovo più articolato team di speaker, formati alla scuola di Dave. Infine un palinsesto assai ricco, con una vasta gamma di programmi e ben riconoscibili, fasce musicali a tema. Tutto il nuovo corso si contraddistingue per la decisa volontà di essere sempre più presenti in ospedale, tra i piccoli degenti, che sono i primi fruitori, ma anche i protagonisti di radio UGI. “L’obiettivo è proprio quello di favorire ed estendere la partecipazione – spiega lo stesso Dave – Ogni storia individuale diventa un esempio e uno sprone per tutti gli altri. Per questo diamo anche molto spazio ai podcast che consentono l’ascolto e il riascolto e favoriscono la condivisione. Tutto lasciando ampio respiro alla musica, che è poi il collante, il linguaggio universale che unisce e crea amicizia”.
Per la sua ripartenza la radio può contare su uno studio fisso, super attrezzato e tecnologicamente all’avanguardia nel presidio di UGIDUE, il centro che sostiene bambini e ragazzi guariti nel loro reinserimento sociale. Ma vanta anche due postazioni mobili. La prima al Regina Margherita e l’altra in Casa UGI, dove i bambini in cura, insieme con le loro mamme, trovano rifugio e ristoro tra l’una e l’altra terapia. Si tratta quindi di una presenza capillare e diffusa che consente un dialogo diretto e ininterrotto con bambini e ragazzi. Per la loro festa di compleanno, gli speaker di Radio UGI sono intervenuti in massa all’Hiroshima sound garden. Uno dopo l’altro, si sono alternati in diretta sotto l’apposito gazebo dell’emittente, tra gli uni e gli altri intermezzi musicali. Hanno proposto approfondimenti e interviste a volontari, medici, infermieri, ricercatori, sostenitori e collaboratori: tutti gli esponenti del variegato mondo di UGI. Il ricco palinsesto ha avuto il principale intento di parlare dell’UGI, di descriverne tutti i filoni di attività. Tutto per un completo resoconto sull’associazione, un focus puntuale sui servizi di ospitalità, assistenza, accompagnamento alle terapie, collaborazione con l’ospedale e con i suoi medici. L’incontro all’Hiroshima Mon Amour ha privilegiato, in forza di musica e parole, gli spunti di riflessione.
Ma non è mancato il puro divertimento. Ad accogliere le famiglie si sono fatti avanti, sin dal primo pomeriggio, i clown della scuola di arti circensi Settimo Circo e gli educatori della Casa del Sole, centro specializzato nella cura di bimbi e ragazzi con disabilità. Accanto a loro i volontari dell’UGI Torino e della sezione di Ivrea Aosta che hanno trascinato i più piccini in un vortice di attività ludico-creative, come la pet therapy, la ricreazione, i laboratori di magia, bolle di sapone e musicali, il trucca-bimbi, i giochi di carte, le letture di fiabe animate. Autentiche star del meeting si sono imposti poi i due trampolieri, anche loro di Settimo Circo. Irresistibili e coinvolgenti, hanno calamitato l’attenzione generale grazie al riuscito travestimento da Kiss, la rock-metal band statunitense degli anni 70, celebre per i look aggressivi in bianco e nero. A partire dalle 19, la festa ha virato dolcemente verso atmosfere lounge. Innanzitutto tavole imbandite per un apprezzato aperitivo e poi ampie incursioni revival nei sound dei decenni passati. Avvincente, in questa cornice, l’incontro con la vibrante voce della cantautrice Neja e con le corde del suo virtuoso chitarrista Ale Bianchi. Infine tutti in pista con il dj set anni ’90. Un’occasione unica per scatenarsi in libertà.