UGI - Il Giornale dell'UGI - UGI 100% conquista la Winners Cup

UGI 100% conquista la Winners Cup

La squadra mista di 12 adolescenti si è imposta, sabato 13 maggio, su altre 16 formazioni italiane ed europee battendosi sul campo del Konami Youth Development Centre di Milano, la casa del settore giovanile dell’Inter, per il quarto torneo di calcio tra giovani guariti dei reparti di oncologia pediatrica. La Winners Cup è saldamente in loro pugno. I 12 adolescenti tra ragazze e ragazzi della squadra di calcio Ugi 100% si sono saputi imporre di slancio sulle 16 formazioni miste dei loro coetanei italiani ed europei. E si sono portati a casa l’ambito trofeo della quarta edizione del torneo di calcio tra giovani guariti dei reparti di oncologia pediatrica.

A organizzare il campionato FC Internazionale Milano, con il Centro Sportivo Italiano Milano e con l’Istituto Nazionale Tumori. Tutto con il sostegno di RIA Money Transfer, S. Bernardo, AMI (Azionisti Minoranza Inter), Gruppo di Lavoro Adolescenti di AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica), Associazione Bianca Garavaglia e FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica). E, da quest’anno, anche con il patrocinio di SIOPE (European Society of Paediatric Oncology). Questa edizione 2023 del torneo è la prima dopo tre anni di pausa forzata dovuta al lockdown del Covid. La precedente, nel 2019, aveva persino richiamato l’attenzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che aveva conferito a uno dei ragazzi, in rappresentanza di tutti i partecipanti, il prestigioso attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica”.

In tutta la sua agenda, anche quest’anno la Winner Cup si è confermata comunque unica occasione di incontro e festa per i ragazzi. Esultanza e giubilo non hanno infatti mai abbandonato gli sportivi di UGI 100%. La squadra, composta da giocatori del Regina Margherita di Torino e del Gaslini di Genova, ha sfoderato la grinta giusta per imporre un continuo controllo del campo e per conseguire, nel finale, il 6 a 2 sul Milan che ne ha decretato l’indiscussa affermazione. Non meno accese le manifestazioni di giubilo in panchina e negli spogliatoi tra gli allenatori del Torino Calcio e il tecnico Marco Morra, che seguono gli atleti di UGI 100% in ogni fase agonistica. Esplosivo e trascinante è stato poi come sempre il tripudio sugli spalti, tra abbracci e cori di genitori e fans.

“E’ stato un incontro davvero travolgente e sentito – ha commentato a caldo Domenico De Biasio, vice direttore esecutivo dell’Ugi e responsabile delle attività e dei progetti per famiglie, che in tutte le tappe è sempre stato vicino ai ragazzi – E non solo per noi che ci siamo guadagnati la posizione di testa, ma per tutti. Qui a vincere è stato lo sport, il suo linguaggio che parla di unità, di condivisione e amicizia. Valori tanto più importanti in questo caso, tra chi ha superato la malattia e che si fa esempio positivo per gli altri, quelli che ancora stanno affrontando le fasi più critiche e dolorose delle terapie ospedaliere”. Sul campo dieci squadre italiane e sei straniere. Il format del torneo si è dimostrato ancora una volta avvincente e vincente. A contendersi la coppa sono state le maglie di 10 squadre italiane: Milano-Monza, Genova-Torino, Trento-Padova, Bologna-Rimini- Modena, Bari-Lecce, Roma, Catania-Palermo, Pisa- Firenze, Aviano-Udine-Trieste, Napoli-Perugia. Più sei rappresentanze da Francia, Germania, Spagna, Grecia, Belgio e Olanda. In totale sono scesi sul campo 250 tra ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni, fuori terapia da non più di tre anni e provenienti dai circa trenta centri di oncologia pediatrica italiani ed europei aderenti all’iniziativa. L’evento ha avuto il suo prologo già nella serata di venerdì 12 maggio, quando i ragazzi sono stati accolti dal vice-presidente nerazzurro Javier Zanetti. “Siamo orgogliosi di ospitare questa meravigliosa iniziativa – ha commentato – che dimostra la nostra attenzione puntuale alle tematiche sociali. Crediamo nello sport come strumento di inclusione sociale, come sostegno emotivo e psicologico, come messaggio universale di fratellanza”.

Elettrizzante per i giovani atleti anche l’incontro ad Interello con la Primavera nerazzurra, scortata per l’occasione dal coach Cristian Chivu e dal CEO Sport FC Internazionale Milano Giuseppe Marotta. “Quello che conta – ha osservato Marotta di fronte ai calciatori – è che attraverso lo sport si diventi uomini e donne che possono affrontare la vita con determinazione e coraggio”.