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Al Palavela, spazio di aggregazione sportiva e laboratorio di Urban Art, anche i bambini di UGI

Grazie a un’intesa tra UGI e Parcolimpico, i piccoli in cura all’ospedale Regina Margherita e le loro famiglie potranno fare sport e prendere parte alle iniziative culturali e artistiche dello storico palazzo inaugurato per il centenario dell’Unità d’Italia nel 1961 e reinterpretato dall’architetto Gae Aulenti nel 2004 per ospitare le gare Olimpiche di Pattinaggio artistico e Short Track di Torino 2006

Il primo obiettivo è pattinare, ma si può anche ammirare uno spettacolo di luci o una mostra d’arte, ascoltare un concerto, seguire performance live, partecipare a un happening o semplicemente incontrarsi. Già tempio indiscusso del ghiaccio, architettura simbolo della Torino Olimpica, il Palavela ha inaugurato un restyling delle aree esterne attingendo al contributo culturale del progetto “Arte Urbana”. Un’area dove far convergere – per ragioni sportive e non solo – tutta Torino, giovani, persone mature, famiglie. E con loro anche i ragazzi in cura presso l’ospedale infantile Regina Margherita, i beniamini di UGI – unione genitori italiani contro il tumore dei bambini.

Tra UGI e Parcolimpico cooperazione a tutto campo

L’intesa tra UGI e il Parcolimpico – la società che gestisce il Palavela – è stata illustrata ufficialmente alla Città venerdì 6 ottobre. Lo stesso giorno in cui è stato presentato il restyling di una prima porzione delle aree esterne del Palavela, trasformate in uno spazio di comunicazione artistica sui temi della sostenibilità ambientale, del wellness e della cultura sportiva, vero apripista del progetto “Urban art sotto la vela: Ice Ice Baby. Sport and Wellness in Urban Life”.

 

Quello del Palavela, con il suo ricco calendario, sarà un palco di eccezione per testimoniare come l’impegno ad accogliere i bambini in cura al Regina Margherita faccia parte di una missione sociale di Parcolimpico, aperta a tutto il territorio e ai suoi diversi attori.

Anche il Palavela nel progetto “Lo sport con UGI”

Spalancando le sue porte ai gruppi di giovanissimi del Regina Margherita, il Palavela entra del resto di diritto tra i protagonisti del progetto “Lo Sport con UGI”, rete di vari enti sportivi, che offrono ai ragazzi off therapy di UGI accoglienza e prestazioni gratuite. Accosta così il suo brand a quelli dei già presenti Torino FC, CSEN Piemonte, CUS Torino, Paideia, Acquarella, Insuperabili, Armida, Palaghiaccio Tazzoli, Sciare per sorridere.

 

Lo sport con UGI, programma collaborativo tra diversi centri sportivi

Nato quasi in sordina nel 2018, sui campi di calcio del Torino FC, oggi l’iniziativa “Lo sport con UGI” si afferma come programma collaborativo ben consolidato in Torino e fuori. Alla base dell’iniziativa la convinzione che lo sport sia un formidabile strumento di crescita e autostima e anche un fattore di guarigione. “Nel gesto fisico, nella competizione, i ragazzi riacquistano fiducia nel proprio corpo – ha precisato Marcella Mondini, Segretario generale di UGI – Lo sport aiuta a lasciarsi alle spalle la malattia, a proiettarsi nel mondo, a ritrovare sé stessi nella quotidianità”. “L’esercizio fisico è gioia, è coesione è spirito di squadra – aveva spiegato in una recente tavola rotonda su sport e salute anche Franco Sarchioni, vicepresidente UGI – Valori positivi che conviene coltivare. Ma proprio per questo le nostre linee di azione debbono essere sempre più mirate e convergenti”. L’idea è appunto quella di estendere la rete dei presidi sportivi in tutta Italia e, se possibile, serrarne le maglie in una sempre più intensa cooperazione.

 

I medici del Regina Margherita al tavolo della regia

Imprescindibile riferimento del progetto “Lo sport con UGI” resta il presidio delle équipe di medici, fisiatri e psicologi dell’ospedale infantile Regina Margherita e anche il fresco supporto dell’istituto di Medicina dello Sport, che garantisce visite di idoneità sportive gratuite per il primo anno di attività fisica e successivamente a condizioni di favore.

“Lo sport è per i nostri bambini e ragazzi una grande opportunità – osserva Franca Fagioli, direttore del Dipartimento patologia e cura del bambino dell’infantile Regina Margherita – Offre la possibilità di guardare al futuro oltre la malattia e diventa quindi una fortissima leva motivazionale sia per i guariti, sia per chi sta per uscire dalla terapia e anche per chi ancora è in cura”.

 

Visite gratuite di idoneità sportiva

La medicina dello sport interviene con il ruolo di garante sui vari itinerari di riabilitazione e reinserimento. “Attraverso il Regina Margherita abbiamo stipulato nel febbraio scorso una convenzione con gli enti del terzo settore legati al progetto “Lo sport con UGI” – informava, sempre nel corso della medesima tavola rotonda, Angelo Bertelli, direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport di Torino – In virtù di questo protocollo faciliteremo e renderemo alla portata di tutte le tasche le visite di idoneità sportiva”. Le valutazioni si baseranno su un doppio test, medico-funzionale e di efficienza fisica, con non secondari risvolti anche per la ricerca. “L’analisi dei dati offrirà spunti interessanti per tesi di laurea e paper scientifici. Queste case history saranno anche argomento di un nostro prossimo congresso tra specialisti della disciplina. Il filone è interessante. Offre alla medicina nuovi stimoli e orizzonti di studio”.