UGI - News - Istantanee di gioco per il concorso fotografico di UGI

Istantanee di gioco per il concorso fotografico di UGI

Il concorso fotografico annuale promosso da UGI viene dedicato quest’anno all’arte di giocare. E non a caso. I proventi del contest contribuiranno al potenziamento e mantenimento della ludoteca di UGI, angolo destinato ai piccoli dai 3 ai 6 anni per facilitarne l’inserimento scolastico. Sostengono l’iniziativa la Federazione Italiana Associazioni fotografiche, la Nikon, Abbonamento Torino Musei, e il fotografo, collaboratore UGI, Paolo Ranzani. Media partner esclusivo Torinosette.

La stanza con i pupazzi e i trenini, il terrazzo e poi via via il cortile, i giardini e le strade della città e dei suoi dintorni. Si ampliano i territori del gioco con l’avanzare delle età e anche i suoi positivi effetti di socializzazione. E proprio il gioco come momento di divertimento – ma anche di crescita, di relazione e confronto, di scoperta degli altri e di sé stessi, di affermazione personale – è protagonista del concorso fotografico che UGI – Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini – lancia da 5 anni a questa parte per finanziare progetti utili a sostenere i piccoli in cura all’ospedale infantile Regina Margherita e le loro famiglie nei non facili percorsi verso la guarigione.

La Ludo di Ugino

“Il luogo dove giocare e crescere” – questo il titolo dato al contest – contribuirà quest’anno al potenziamento e mantenimento della neonata area infanzia di UGI, destinata ai piccini dai 3 ai 6 anni e aperta in UGIDUE, non a caso il centro preposto ai servizi per la riabilitazione e il reinserimento di bimbi e ragazzi in terapia e guariti. Lo spazio è stato affettuosamente battezzato Ludo di Ugino, intitolandolo al bimbo mascotte protagonista del logo dell’associazione.

C’è tempo sino al 15 gennaio 2024 per iscriversi al concorso e per inviare le immagini. Per partecipare occorre compilare l’apposito form rintracciabile sul sito internet di UGI https://www.ugi-torino.it/concorso-fotografico , caricando poi le proprie foto.

SteveMcCurry in giuria

Sostengono l’iniziativa la Federazione Italiana Associazioni fotografiche, che interverrà sul fronte della sua promozione, la Nikon, che fornirà parte dei premi, e poi ancora Abbonamento Torino Musei, e il fotografo e autore Paolo Ranzani, che da 5 anni coordina il progetto per UGI. Media partner esclusivo è Torinosette.

Le opere saranno poste al vaglio di una giuria di eccezione, capitanata dall’iconico fotogiornalista americano Steve McCurry, che per la seconda volta presta il suo talento alla gara. Già fotografo della Magnum Photos, McCurry nella sua lunga carriera ha spaziato tra più generi, dalla street photography alla fotografia di guerra, al ritratto come la celebre istantanea della Ragazza afgana. Le sue immagini sono universalmente apprezzate per portare alla luce l’anima dei soggetti ripresi.

Dal cortile ai videogame. Giochi di tutte le epoche ed età

I fondi raccolti con le iscrizioni al concorso saranno destinati non solo all’acquisto di materiale ludico-didattico per l’area-infanzia, ma anche a garantire la presenza in aula di educatori adeguatamente formati. Sviluppato su una segnalazione del personale scolastico e ospedaliero, del reparto di Oncoematologia pediatrica, il progetto edu-ricreativo dell’area infanzia mira infatti a dare risposte concrete a necessità effettive di socializzazione e inclusione. Esperienze che ai piccoli pazienti in terapia di mantenimento, per imprescindibili limitazioni mediche, sono precluse e che invece diventano un fondamentale ponte verso la scuola primaria.

“Abbiamo pensato di dedicare al gioco il nostro foto-concorso perché il gioco è componente fondamentale della nostra ludoteca – considera Marcella Mondini, Segretario generale di UGI – Ma anche perché le modalità dello svago sono una stimolante leva di interesse trasversale a tutte le età. Fanno parte del presente e del futuro di bimbi e ragazzi e sono un serbatoio di ricordi per i meno giovani. Per questo abbiamo anche pensato di declinare il tema in più sottosezioni, così da consentire a tutti di esprimersi e di confrontare anche i passatempi di un tempo, praticati perlopiù all’area aperta, in strada, nei giardini, con i divertimenti di oggi, tecnologici, interattivi, ma forse meno socializzanti. L’obiettivo è accostare i diversi approcci, studiarli, individuarne specificità e punti forza e invitare a raccogliere il meglio da ciascuno”.

Dai semplici scatti ai progetti fotografici complessi

“Il gioco è una rete, che lega volti, situazioni e luoghi – sostiene il fotografo Paolo Ranzani, collaboratore UGI e anima del contest – Una pratica privilegiata per conoscere, crescere, fare esperienza di sé. Il gioco poi è un’esperienza universale. Coinvolge, magari con intensità e sfumature diverse, tutti noi. E tutti su questo argomento abbiamo qualcosa da dire, da raccontare, da ricordare”. Naturalmente un conto è il divertimento da bambini e ragazzi, un altro è assaporarne le memorie come adulti. “Proprio per rispettare le varie sensibilità e abilità abbiamo differenziato anche tecnicamente il concorso, con richieste più dirette e immediate per i ragazzi e chiamando invece i professionisti a lavorare su progetti complessi”.

“Il luogo dove giocare e crescere”. Sezioni e categorie del concorso

Tre i macro-temi del concorso.

  • Il gioco come stimolo per favorire la crescita.
  • Il luogo come conquista di uno spazio per attivare le relazioni sociali.
  • Vivere e crescere in un mondo sostenibile

Nello specifico queste le sue articolazioni:

  • Categoria 1a (dedicata ai fotoamatori e dilettanti dai 15 anni in su). Lo spazio” – Spazi e luoghi dove vivi o hai vissuto che hanno segnato il tuo percorso di crescita. – invio di una fotografia con didascalia. Iscrizione con offerta minima di 25 euro.
  • Categoria 1b (dedicata ai fotoamatori e dilettanti dai 15 anni in su). “Il gioco” – I giochi della tua infanzia o quelli che pratichi tutt’ora, quelli che ti hanno messo o ti mettono in relazione con il mondo. – invio di una fotografia con didascalia. Iscrizione con offerta minima di 25 euro.
  • Categoria 2 (dedicata ai giovanissimi sotto i 14 anni compresi). “Tana libera tutti!” – I giochi preferiti, gli amici con cui giocare, tutto quello che più ti piace fare e dove ti piace farlo. – invio di una fotografia con didascalia. Iscrizione gratuita.
  • Categoria 3 (dedicata agli studenti di fotografia e ai professionisti del settore). “Vivere il territorio” – Realizzare una indagine fotografica (minimo 5 – massimo 10 immagini) che racconti la relazione tra l’essere umano e lo spazio urbano, con particolare riguardo al legame tra paesaggio, presenza umana e desiderio di crescere in una città sostenibile. Le immagini devono essere accompagnate da un testo non superiore alle 300 parole. Iscrizione con offerta minima di 25 euro.

Una sfida sul filo della tecnica e della creatività

Tra i parametri di valutazione delle opere, oltre alla creatività e originalità dell’opera e all’aderenza al tema, c’è anche la tecnica di elaborazione delle immagini.

Quanto ai giudici, accompagneranno il fuoriclasse McCurry, Roberto Bachis – training specialist – responsabile Nikon School, Claudio Pastrone, presidente d’Onore FIAF e direttore del Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, la storica della fotografia Daniela Trunfio, i fotografi Paolo Ranzani e Marino Ravani, il responsabile delle edizioni Scrittura Pura, Stefano Del Mastro. Entreranno in giuria anche Tiziana Platzer, giornalista e responsabile di Torinosette, e Francesco Tresso, assessore Città di Torino Manutenzione verde pubblico, servizi demografici e decentramento. Come esponente UGI ci sarà Emma Sarlo Postiglione.

Ai più bravi i premi di UGI

A gennaio saranno selezionate le opere semifinaliste. Gli scatti saranno pubblicati sulla pagina Facebook di UGI e sul profilo Instagram del concorso. Tra le produzioni amatoriali, quella con il maggior numero di like riceverà il Premio Social. Per tutti i riconoscimenti consisteranno in libri sia per bimbi e ragazzi, sia di narrativa e saggistica per adulti, e poi ancora borse, tazze, borracce, zainetti e taccuini UGI e il premio speciale Nikon.

Gioco. Un conforto a tutte le età

Al di là delle ricompense materiali, la gratificazione per tutti sarà quella di aver contribuito a realizzare, tessera dopo tessera, un mosaico sul gioco. Finestre di vita affacciate su emozioni, stimoli, sollecitazioni e anche sui ricordi. “Perché – spiegano gli psicologi – giocare è una necessità che non scompare, anche quando non si è più bambini. Sprona alla flessibilità e all’adattamento, risponde al bisogno primordiale di appartenenza, di unione e vicinanza, riaccende i rapporti di coppia, facilita le interazioni, rasserena e distrae”. Non ultimo, favorisce la guarigione, soprattutto se lo stesso luogo di svago è una fonte di relax. E questo a tutte le età. “Se i bambini giocherebbero dappertutto – considerano ancora gli esperti – gli uomini dovrebbero tornare a farlo, anche quando non ne hanno voglia. Perché la sfida è appunto quella di dare, o ridare, il meglio di sé”.