UGI - Il Giornale dell'UGI - UNA CASA IN DONO PER IL NUOVO RESIDENCE UGI

UNA CASA IN DONO PER IL NUOVO RESIDENCE UGI

Una foto in bianco e nero riemerge dai cassetti dei ricordi e racconta una storia d’amore straordinaria che parte da lontano e arriva fino ai giorni nostri. Elena e Grazia sono abbracciate accanto a mamma Felicina e papà Alessandro. Raggianti, con quello sguardo che sorride sotto gli occhiali da sole. Intorno, le montagne da cui sgorga la fonte su cui venne inciso il loro cognome, Paoli, che ora è scritto su una targa esposta a Torino, in via Saluzzo, e racconta come il legame che unisce una famiglia possa sopravvivere al tempo, alla fatica del lavoro, alla distanza. E pure alla morte. Rifiorendo con un grande gesto di generosità che può dare una speranza concreta ad altre famiglie sprofondate nel buio dopo una diagnosi atroce.

Elena e Grazia Paoli hanno regalato una casa all’UGI, permettendo così all’Odv di acquistare uno degli alloggi che ora risplendono nel nuovo Residence UGI appena inaugurato nel cuore di San Salvario. Gli appartamenti sono sei, quattro monolocali e due trilocali. Pitturati di fresco, super accessoriati, luminosi e colorati. Ma, soprattutto, pronti ad accogliere.

“Che meraviglia”, il primo commento di Elena Paoli, che mercoledì 21 febbraio, ha visitato le case. E poi, insieme con una rappresentanza di UGI, tra cui il Presidente, Enrico Pira, il Vice Presidente, Franco Sarchioni, e il Segretario Generale, Marcella Mondini, ha partecipato al brindisi di inaugurazione nell’appartamento al quarto piano, dove è stata affissa la targa in cui l’Odv ringrazia lei e sua sorella per la generosa donazione “in ricordo di mamma Felicina e papà Alessandro”. “E’ come se fossero qui, li sento accanto a me“, spiega Elena, ricordando quanto “abbiano costruito, con tanta fatica e abnegazione sul lavoro, trovando comunque il tempo di dedicarsi a noi”. E la targa che ora è stata affissa nel Residence è un modo per rendere loro omaggio. “Lasciando un segno concreto del loro passaggio” attraverso una donazione all’UGI. “Un’associazione in cui ho sempre creduto molto – spiega ancora Elena – in cui ho fatto la volontaria e che adesso, assieme a mia sorella, ho deciso di sostenere in un modo concreto sapendo che porta sempre avanti i propri progetti nel migliore dei modi”.

L’ultimo progetto realizzato è qui davanti ai suoi occhi. In questi alloggi accessoriati di tutto, colorati e luminosi grazie alla luce che entra dai terrazzini affacciati sul cortile. “Sono molto felice di aver potuto dare una speranza a tante famiglie in difficoltà – spiega Grazia Paoli -. Famiglie che vivono un dramma che abbiamo conosciuto da vicino, quando il cugino primo di mio marito si ammalò di un tumore linfatico”. Si chiamava Giorgio, quando morì aveva 14 anni. “Ed è anche nel ricordo suo e dei suoi genitori, oltre che di mamma e papà, che abbiamo voluto fare la nostra donazione all’UGI. Dalla terra rinasce la speranza, dalla morte può nascere un prato pieno di fiori”. In via Saluzzo è successo. Il 22 febbraio, con l’arrivo della prima famiglia, il Residence UGI ha ufficialmente aperto le porte.